

Per coloro che incominciano a conoscere lo Yoga Si esplorano i concetti e le tecniche base dello Yoga per sapersi muovere più autonomamente in una disciplina di salute

Lo scopo di queste lezioni è quello di entrare a pieno titolo nell’ampio campo di studi dello Yoga. Lo Yoga non come ginnastica ma come vera e propria disciplina di indagine sulle potenzialità del corpo, introdotte a livello accessibile, spiegate e adattate alle esigenze di chi è neofita ma curioso di cominciare un vero cammino.
QUI VENGONO RIPORTATE ALCUNI SPUNTI INTRODUTTIVI AL LIVELLO BASE
LI POTETE STUDIARE PRIMA DI PARTECIPARE ALLA CLASSE
Questo livello ha come premessa quello precedente. Se necessario vengono ripetuti i sani principi posturali per la cura minima del corpo fisico, ma principalmente vengono analizzate le posizioni, asana, più note in relazione ai loro effetti anatomici, fisiologici, energetici, nonché sui piani di coscienza; vengono introdotte alcune sequenze di asana per i loro effetti combinati, alcune ulteriori tecniche di respirazione e ancora di rilassamento.
Ci si attende a questo livello una certa acquisizione del linguaggio yogico ovvero di comprensione e ruminazione di concetti come dolore, attenzione, controllo.
RESPIRO, PRANAYAMA, RESPIRAZIONE QUADRATA
La gestione del respiro è il cuore dello yoga.
Ci sono numerose respirazioni da esplorare e imparare per entrare in confidenza con questo gran tesoro dello yoga che è la consapevolezza del proprio respiro e quindi del proprio corpo. Avere un CONTROLLO del respiro, in sanscrito PRANAYAMA, ovvero stare in una respirazione continuativamente senza subirne distrazioni legate alla sofferenza specifica nello stare a lungo in una posizione tecnica, è il perno per entrare in uno stato di coscienza diverso. Superati gli irrigidimenti del corpo grazie all’acquisizione della presenza nel respiro si realizza un effetto inaspettato di apertura, un rapporto di connessione con quella che possiamo dire di coscienza superiore. Importante comunque e’ partire in questo viaggio.
RESPIRAZIONE BASE NEI QUATTRO TEMPI. Aggiungiamo alla suddivisione nelle due fasi del ciclo respiratorio che abbiamo visto nel video sulla respirazione a livello posturale (INSPIRAZIONE e ESPIRAZIONE) due fasi intermedie ovvero osserviamo mentre passiamo da una fase di inspirazione a quella di espirazione il cambio di direzione dell’aria: questa prima entra e poi esce e viceversa. Tra questi due momenti posso inserire una sospensione più o meno prolungata del respiro così che da due fasi ne divengono quattro.
In ciascun avrò Inspiro, Trattengo a polmoni pieni, Espiro, Trattengo a polmoni vuoti.
Già questa respirazione richiede e sviluppa controllo e concentrazione tanto che la posso utilizzare come vera e propria tecnica di meditazione.
Se aggiungo il conteggio per ciascuna fase della respirazione tipo (1,2,3,4,5) per inspirazione e cosi (1,2,3,4,5) per quando trattengo a polmoni pieni, e ancora (1,2,3,4,5) per espiro e infine (1,2,3,4,5) per la fase di trattenimento a polmoni vuoti sto praticando con un ritmo ‘quadrato’ 5,5,5,5 detto TALA dove il primo numero indica il tempo di Inspirazione e via dicendo. Un tala quadrato è un ritmo sicuro non produce nessun effetto particolare ma dona consapevolezza e controllo sul respiro ed è una ottima tecnica iniziale per poter la padronanza del respiro
Assumiamo una posizione seduta con la schiena eretta, magari su un cuscino duro o un mattoncino yoga e chiudendo gli occhi, per favorire la concentrazione, eseguo questa respirazione per qualche minuto, cercando di avere una qualche delicatezza da un passaggio tra una fase alla successiva.
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KRIYA DI RISCALDAMENTO
Per RISCALDARE intendo PREPARARE il corpo per il movimento. Molto spesso ci troviamo a fare yoga dopo aver fatto le nostre attività quotidiane e molte di queste accumulano tensioni nel corpo. Nello Yoga cerchiamo questa liberazione prima di tutto nel corpo. Il riscaldamento aumenta questa possibilità di movimento. Ci sono molti modi di riscaldarsi, come tutte le attività con attivazione energetica, anche con semplici esercizi di danza, o ginnastiche, massaggi. Nello yoga si usano i KRIYA, ovvero una combinazione di due o più posizioni con il passaggio ripetuto da una all’altra/e e viceversa. Alcuni kriya, secondo le diverse tradizioni, utilizzano certe tecniche di respiro, altre cambiano il respiro abbinato. Molto spesso a passaggi di apertura corrispondono inspirazioni a chiusure espirazioni.
I kriya oltre che a riscaldare e preparare i muscoli, ci portano in uno stato di osservazione del respiro e aiutano quindi allo scioglimento dei muscoli respiratori per fasi più statiche della pratica di yoga.
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MUOVERE – SALUTI AL SOLE
Una invenzione piuttosto recente dello yoga, 150 anni circa, è stato un grande kriya una lunga SEQUENZA di MOVIMENTO: è il SALUTO AL SOLE (Surya Namaskara). Ha una funzione di riscaldamento, sbocco, pulizia dei canali per il flusso energetico.
Tutte le sequenze hanno, più o meno, un livello di coordinamento nel passaggio da una posizione alla successiva. Consiglio di sperimentare questa pratica e consolidarla fino a renderla una pratica sempre più acquisita, in maniera tale da riuscire a mantenere sempre più diversi piani o gradi di attenzione nello stesso momento: dai passaggi tra posizione e posizione, dal soffermarsi un attimo nella posizione, a respirare correttamente, a percepire lo stato di forza, energia e salute delle varie parti del corpo, cosi per ridurre le tante distrazioni che vi sono anche nei pensieri. Acquisita bene l’intera sequenza, assodata, ogni volta continuerò a dedicarmi ad altri aspetti di questa pratica, posizione del corpo nello spazio coordinamento, armonia, finezza. In realtà il saluto al sole oltre che a riscaldare come un kriya sviluppa la capacità di mantenere diversi livelli di attenzione nello stesso momento.
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SEQUENZA DI ALLUNGAMENTO BASE
Propongo una sequenza di allungamento muscolare da ripetersi proprio per valutare gi effetti di allungamento muscolare
InfinitYoga
Con Lorenzo Montagnani